mercoledì, dicembre 02, 2009

E l’aborto no, e la fecondazione assistita no, e l’eutanasia no, e la sospensione delle cure no, e la pillola del giorno dopo no, e la Ru486 no, e il testamento biologico no, e la diagnosi preimpianto no, e la ricerca sulla staminali embrionali no, e l’evoluzionismo no, e il divorzio no, e l’omosessualità no, e i trans no, e l’informazione... -

E la vita no, l'accettazione dei propri limiti no,
l'autocritica no, dare un senso alla vita no,
e l'amore oltre egoismo no, e la dignità del corpo
la chiamata alla responsabilità no, e il dare senso alle cose,
e la scelta della vita no, e la paura della morte siii,
e il dar senso alla sofferenza no,
dar senso oltre questa effimera esistenza no,
e lo stabilire dei limiti al superumo no,
e il saper vedere oltre se stessi no,
e l'accettare i propri limiti anche quelli della ragione no,
e il credere nell'amore per sempre no,
e la paura di andare controcorrente contro
il pensiero comune , noo,

martedì, febbraio 12, 2008

Ti ho visto



Ti ho visto mentre camminavi tutto solo,
speravo che tu volessi camminare un po'con me.
alla sera sotto il tramonto ti ho aspettato ma tu non sei venuto.
Ti ho visto addormentarti nella notte senza che i raggi della luna e
delle stelle potessero illuminare il tuo viso.
di nuovo ho aspettato per parlarti nel sogno maormai tu non sogni piu’.
ti sei svegliato tardi e sei subito corso fuoriper lavorare, le mie lacrime erano nella pioggiama tu non mi hai visto.
e anche oggi sembri cosi' triste e solo, e questo e' il mio gran dolore.
oh se tu volessi ascoltarmi riusciresti a sentirmi nel blu' del cielo enella verde erba dei campi. ti bisbiglio nel fruscio delle foglie,nei colori dei fiori, nei sorrisi dei bambini.
ti grido quando cantano gli uccelli, quando piange una mamma,quando ride un vecchio stanco.
vorrei scaldarti col calore del sole, profumarti con la fragranza dell'aria,
dissetarti con i profondi oceani, allietarti con tutto il mio cuore.
oh se tu mi parlassi, se tu mi cercassi, se tu mi chiamassi.
io resto qui perche'vi ho scelti e vi aspetto ancora !

venerdì, novembre 16, 2007

Un dio che non capisco

Un Dio che è Padre

La morte di un bambino a causa di gravi malattie depone a favore della bontà di Dio ?
Ma cos'è la morte, per un credente non esiste la morte ma la vita Eterna, la morte del corpo ma non quella dell'anima, l'anima chè è fatta per l'eternità, non è la carne che è immortale ma è l'anima,ciò che è morte è vita .

Dio assente quando molti bambini muoiono di fame, di malattie ...?
L'uomo tende avido al cibo, ed è egoisticamente insaziabile, pensa solo a se.I bambini muoiono di fame, ma l'uomo dov'è, tu dove sei, cosa fai per la fame nel mondo, la vita ha valore nell'embrione e anche dopo, e i fratelli ci sono affidati. Dio Onnipotente lascia che sia l'uomo ad agire secondo il comandamento dell'amore verso il prossimo,come hai cura di te e della tua famiglia abbia cura anche degli altri, quelli magari che non vedi.L'odio è forte nel mondo,ma ha sempre un limite l'odio, l'Amore non ha limite di potenza nè di tempo. Chi odia vede, e vuol far vedere anche a chi non vede, il male anche nelle cose più sante.

Perchè Dio vuole che si sviluppi embrione di un bambino deforme ...?
Il dono della vita è di Dio, la vita poi quella vera è quella eterna, giudichi solo in modo carnale secondo l'io carnale e non quello spirituale, la vita terrena è un soffio difronte a quella eterna, per sempre, l'uomo non è solo corpo, come puoi farti giudice di vita . Deforme forse nel corpo ma no nell'anima, c'è in noi dopo Eva una "lussuria"spirituale del tutto potere, del tutto conoscere del Male e del Bene ( albero della vita e della conoscenza) basterebbe un pò di umiltà.
Se il Male esiste, esiste anche il Bene, ed esiste nell'uomo il discernimento e con esso la libertà.

Come mai Dio permette l'esistenza di Satana ?
La potenza di Satana non è infinita.Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempreuna creatura: non può impedire l'edificazione del Regno di Dio..." (Catechismo delle Chiesa Cattolica)
Se il Male non esistesse l'uomo potrebbe giungere a credersi autore del Bene, Dio stesso. Il figliol prodigo si ricorda di Dio Padre quando ebbe fame toccando il fondo.
Lottando contro il maligno l'uomo con Gesù Cristo, che ha sconfitto il Male, coopartecipa alla vittoria del Bene.

I comandamenti sono farina del sacco di Mosè , di un uomo ? Perchè "ama il prossimo come te stesso" è stato aggiunto da Gesù ?

Dio si rivela all'uomo nella sua storia, gradualmente, come farebbe un padre, indicando i comandamenti prima ( la segnaletica), inviando il Figlio poiche rivelerà il volto di Dio Padre e riassumendo tutti i comandamenti nell'Amore, ( la Via).

sabato, agosto 19, 2006

La natura ti aspetta.

Nella natura intatta e innocente, possiamo ritrovare noi stessi perchè in noi vive qualcosa di innocente e puro.

E' la bellezza al di là delle mode, quella che non conosce età perchè da sempre è.

Per "vedere" questa bellezza occorre cambiare i nostri occhi offuscati dal negativo, dal male e recuperare nelle profondità di noi stessi " gli occhi del cuore".

La via della bellezza passa sempre per la natura.

Bisogna aver l'umiltà di lasciarsi condurre per mano dalla natura, spogliandoci di ogni complicazione..

Tornando alla natura possono cadere le nostre difese ritornando alla purezza.

Avidità, apprensioni, paure svaniscono se ci lasciamo trasportare da un fiore, dal canto di un passero, dal ticchettio della pioggia, e dal mistero della nebbia.

E' poesia, no , diventa realtà se sai ascoltare di più il cuore.

Così nella natura ci si perde e ci si ritrova.

"La mia anima volava con indicibile slancio verso quei prati, quei boschi,quelle acque; a me sembrava che il potervi smarrire i passi, come vi smarrisco lo sguardo e il pensiero,dovesse essere la felicità suprema"( Lamartine).

"Quanta infinita calma richiede, come quella di tutta una vita,l'apprezzare un singolo fenomeno! " (Thoreau)

Mi direte e chi vive in città come Milano o Roma? Perchè in città non esiste la natuta ?

E così vicino a te ... occorre la capacità di svuotare se stessi perchè entri qualcosa d'altro, occorre l'occhio paziente, non quello frettoloso e superficiale.

Senza pazienza e penetrazione la visione che ne uscirà sarà falsa.

"L'arte è sprofondata nella natura;chi può estrarla la possiede." (Durer).

Scienzati, artisti, poeti, santi di tutti i tempi nella contemplazione della natura ne hanno estratto idee,forme,suoni,ispirazioni,come da una miniera di materiale creativo.

"Qui sul, bordo del fiume i motivi sono molto abbondanti ... potrei occupar-mene per mesi senza cambiare il posto ,semplicemente chinandomi un pò più in qua, un pò più in là." (Cèzanne)

Natura che incanta,natura che insegna, natura che stupisce: così si mostra a

chi più l'ha amata.

La natura ti aspetta.

La sofferenza mette a prova l’uomo

La sofferenza ci sospinge nell'area dell'incomprensibile, tiene prigioniera l'attenzione, indebolisce le speranze, ci rende consapevoli dei nostri limiti.
Le certezze più radicate, gli interessi, le passioni, con la sofferenza, vanno tutte in frantumi.

Si aprono così due diverse strade: il rifiuto e la ricerca di un senso,di un significato.

La prima strada ci porta alla rabbia, alla disperazione,alla ricerca affannosa di un qualche spiraglio, si è disposti a tutto. Il dolore allora diventa un intruso che scava,spinge, fruga, rompe,disorganizza, spezza l’io. E' anche spesso la nostra prima risposta di fronte al dolore.

La seconda strada invece cerca di dare un senso, un significato a ciò che sta accadendo per arrivare a un grido di dolore "Perché ?” per i laici, “Perchè Signore ?", per i credenti.

E' la strada più difficile ma chi sa percorrerla si accorge che il dolore viene progressivamente trasformato.Per l'uomo è istintivo cercare il piacere ed evitare in ogni modo la sofferenza.

"Adesso mi sembra che un qualche tipo di Amore sia l'unica spiegazione possibile della straordinaria quantità di sofferenza che c'è nel mondo" scriveva Oscar Wilde nella sofferenza del carcere, e continuava :" colui che può guardare alla bellezza del mondo, e condividerne il dolore, è nel contatto immediato con le cose divine, e si è avvicinato al segreto di Dio più di quanto è umanamente possibile di avvicinarsi".

E' la capacità di accettare ciò che si è, di accettare la gioia e il dolore, il male e il bene, di accettare il misterioso disegno divino sull'uomo. Se al dolore si resiste, lo si rafforza, accettandolo lo si trascende. Certo all'inizio l'accettazione è amara.

" Noi creature, finite con uno spirito infinito, siamo nate per soffrire e per gioire, e si potrebbe quasi dire che gli eletti ricevono la gioia attraverso il dolore" ( Beethoven)

Si vedono le cose con uno sguardo nuovo, e ciò che sembrava brutto o sgradito assume un nuovo aspetto. "A chi ha sofferto tocca in sorte comprendere" (Eschilo)

E' in questi momenti di sofferenza che il nostro rapporto con le cose, con gli altri, con la vita è forgiato e approfondito. "L'uomo arriva all'estrema disperazione non quando soffre senza che lo si possa aiutare,ma quando la sua sofferenza non ha senso" ( V.Frankl psichiatra internato nei campi di concentramento)

Occorre saper accogliere il male trasformandolo in bene attraverso l'Amore.

Errori, sofferenze, ferite, pesi,diventano il tesoro nascosto , diventano Via.

Allora il male mette a prova l'uomo, e l'uomo si trasforma la dove occorre , trasforma il male in bene.